Tabor, Valsusa
2016
15x21 cm.
352
12.00
9788894184204
L’Occitania è innanzitutto l’area di diffusione della lingua d’oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e dall’Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari.
Da allora, per settecento anni, gli occitani non hanno mai smesso di ribellarsi e di difendere la loro libertà e identità contro il centralismo dello Stato francese. Le rivolte dei tuchini e dei croquants, le guerre dei camisards e delle demoiselles, le Comuni di Marsiglia e Narbonne, la sollevazione dei vignaioli del 1907, l’insurrezione del Larzac… sono solo alcuni degli episodi di questa lotta misconosciuta o deliberatamente cancellata che l’autore ripercorre in questo libro.
Una incursione appassionata nella storia dell’Occitania, la storia di una resistenza che non è affatto conclusa…
SOMMARIO:
- Introduzione
- Prefazione, del Collettivo «Mauvaise troupe occitana»
- 1. Che cos’è questa Occitania?
- 2. Bernard Délicieux, la sfida all’Inquisizione
- 3. «Rei de Fransa, rei de figas, rei de merda». Dai tuchini ai croquants
- 4. L’Ormée: una Repubblica a Bordeaux sotto Luigi XIV
- 5. I camisards, guerriglieri e profeti
- 6. Lotta sociale e psicodramma: la strana guerra delle demoiselles (1829-1872)
- 7. 1851: la Provenza imbraccia le armi contro il colpo di Stato bonapartista
- 8. 1870: la Comune nasce in Occitania
- 9. 1907: i grappoli della collera
- 10. L’Occitania nel Novecento
Recensione di Sandro Moiso, apparsa su Carmilla Online.
Recensione di Alessandro Barile, apparsa su Il Manifesto.
Recensione di H. Agît Dora, apparsa su Le Monde Diplomatique